Autunno 2019: ecco le tendenze su cui puntare! (Parte 2)

Dopo aver visto, nello scorso post, quali sono i colori e le fantasie su cui puntare per la prossima stagione per avere un look trendy e valorizzante insieme, in questo post vedremo i modelli di tendenza, scegliendo fra di essi quelli che ci garantiscono i risultati migliori.

Il primo che citerei sono i top morbidi con le spalline sottili e la scollatura profonda a V come quello nella foto qui sotto (in inglese si chiamano “cami tops”), che dopo essere stati praticamente introvabili per anni sono finalmente tornati di moda da qualche tempo, e rimangono di gran tendenza anche quest’autunno, in tessuti preferibilmente fluidi e in ogni colore (lo scollo consente di indossare anche tonalità che sarebbero rischiose con capi accollati).

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Questo modello non solo è super valorizzante per tutti i tipi fisici (un bello scollo è sempre utile per ottenere una silhouette più proporzionata e slanciata), ma è anche utilissimo per valorizzare il nostro viso regalandoci un aspetto più riposato e anche più giovane grazie alla scollatura profonda che migliora sempre i lineamenti e il tono della pelle, minimizzandone le imperfezioni.

Un top di questo genere lo potete indossare da solo se è abbastanza caldo, oppure sotto una giacca, sotto una camicia aperta, o sotto un maglioncino: poiché un capo di questo genere dà sempre un tocco di eleganza e di ricercatezza anche quando è economico, questo vi consentirà di adattare in un istante il vostro look a cambiamenti di luogo (dall’ufficio all’aperitivo) o di temperatura (dalla riunione di lavoro al locale di tendenza).

E se temete di sentire freddo, basta aggiungere una bella sciarpa o un foulard nei toni più adatti al vostro incarnato e siete a posto.

Per i giorni più freddi, potete sostituire al top una maglia con un profondo scollo a V come quella della foto qui sotto: in questo modo l’effetto valorizzante della scollature rimane, e potete avvantaggiarvene anche con un indumento decisamente più caldo.

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Anche gli abiti morbidi con le spalline sottili sono adattissimi a quasi tutti i fisici. Se scegliamo un modello ampio nella parte bassa, avremo un capo adatto per mille occasioni diverse e che ci consentirà di valorizzare al massimo la nostra silhouette mimetizzando alla perfezione eventuali chiletti in più su gambe e fianchi (ma anche, in una certa misura, intorno al punto vita). Questo capo ovviamente non è adatto alle temperature rigide, ma può tranquillamente essere portato per una serata in un locale affollato se sopra ci mettiamo un bel trench e una sciarpa di tessuto sottile (che quando togliete il trench può trasformarsi in una morbida e versatile stola che vi copre le spalle).

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In tema di pantaloni, ho notato che quest’anno è possibile trovare molti modelli dritti e a sigaretta, il che è un bel vantaggio perché questi modelli, se portati con l’orlo alla caviglia (che è in genere il più adatto per molte tipologie fisiche), sono in grado di farci sembrare più slanciate e proporzionate grazie alla loro linea dritta e pulita, che non ingrossa inutilmente la nostra figura.

Inoltre, come visto anche in altri post, i pantaloni dritti o a sigaretta orlati alla caviglia hanno anche il vantaggio di poter essere portati con scarpe di qualunque genere (dai tacchi, alle ballerine, alle sneakers), garantendo la massima versatilità e assicurando un outfit sempre chic ed impeccabile, perciò approfittiamone, e facciamo scorta di questi modelli!

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In tema di giacche e giubbotti, le giacchine corte di pelle e non sono un altro capo che se ben scelto ed abbinato si adatta ad abbinamenti diversi. Come spiegato in dettaglio in un post precedente, date la preferenza a modelli lineari da portare preferibilmente aperti e a colori chiari, e non esagerate con dettagli metallici, che appesantirebbero la vostra figura (e il vostro stile).

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Per i giorni più caldi (o sotto il cappotto), potete poi sostituire il giubbotto con una semplice camicia da portare aperta di colore contrastante sovrapposta ad un outfit monocromatico scuro. Questo insieme è sempre valorizzante, ed è pratico pur assicurandoci un aspetto curato e sempre a posto, perciò approfittiamone!

Un altro capo trendy e versatile al tempo stesso è un morbido vestito in maglia, che ci consente un perfetto mix tra informale e sofisticato (e se lo abbinate a calze coprenti scure, questo dvi consente di indossare modelli piuttosto cotri, sempre valorizzanti, a qualsiasi età). Una sola accortezza: con questo capo la qualità del filato è fondamentale, perciò evitate maglie troppo sottili, dando la preferenza a filati più corposi e strutturati.

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In questo modo, otterrete outfit chic, raffinati e di tendenza al tempo stesso. Sarete assolutamente à-la-page con i vostri capi trendy e classici insieme, e li potrete utilizzare per anni, ottenendo look perfetti e massimizzando il vostro budget.

Autunno 2019: ecco le tendenze su cui puntare! (Parte 1)

L’autunno è alle porte, con i suoi toni smorzati e i suoi tessuti morbidi e avvolgenti. I colori intensi dell’estate gradualmente si trasformano in nuances più attenuate, la luce del sole filtra attraverso le foglie degli alberi diffondendo toni magici tutt’intorno, e il rientro ai luoghi e alle attività ordinarie ci riporta in una realtà assai lontana dall’atmosfera briosa delle vacanze – ma non per questo necessariamente meno stimolante.

Approfittando del clima ancora mite e delle temperature gradevoli, nei giorni scorsi ho fatto un giro per le principali strade dello shopping di Firenze per dare un’occhiata alle vetrine dei negozi e scoprire quello che la moda ci propone quest’anno, e il risultato, devo dire, è stato più che soddisfacente!

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Infatti, accanto a capi non esattamente facili da abbinare né da indossare per donne dotate di una normale costituzione fisica, ho notato una certa quantità di articoli che oltre ad essere di tendenza sono anche facili da portare e da abbinare, e che oltre a ciò possono essere in grado di valorizzarci al meglio.

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Capi trendy e classici insieme, che ci consentiranno, una volta tanto, di spendere al meglio i nostri soldi.

Sia in tema di modelli che di colori, infatti, questa stagione troviamo finalmente abiti e accessori che potremo indossare e abbinare con facilità, e che non saranno già out fra un paio di mesi.

Perciò approfittiamone, e facciamone una bella scorta!

Questo infatti ci consentirà di avere capi chic e valorizzanti insieme, che ci staranno bene anche negli anni a venire, indipendentemente dai trend, al posto di ritrovarci con il solito capo dal modello improbabilissimo in un colore ancor più improbabile.

In tema di colori, ad esempio, il verde bottiglia è super trendy, il che è davvero una cosa eccellente perché questa tonalità così classica e versatile si presta ad un’infinità di abbinamenti, e tra l’altro è adatta a diverse tonalità di pelle, basta scegliere una nuance leggermente più calda o più fredda e il gioco è fatto.

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Anche i colori neutri e spenti sono di gran moda, così come i tessuti lavorati e texturizzati, il che offre un’interessante alternativa alla solita banale maglia dal tessuto liscio, che si copre di pallini dopo un paio di lavaggi (e anche meno) togliendo ogni allure al nostro outfit.

Tra l’altro questi tessuti e queste tonalità ci offrono una grande scelta che ci consente di trovare sempre la nuance più adatta alla nostra carnagione.

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Una tendenza di gran moda ma che invece è secondo me da evitare sono i colori super pastellosi, tinte sorbetto che talvolta (ma non sempre!) si riescono in qualche modo a portare in modo soddisfacente con l’abbronzatura, ma che diventano praticamente impossibili da portare nei mesi autunnali, quando l’abbronzatura non è che un ricordo. Queste tinte, pur essendo molto gradevoli a vedersi, a mio avviso sono adatte a pochissime, in particolare in Italia. Possono stare bene su chi ha la pelle nera, o sugli incarnati eterei e rosati del Nord Europa, ma poiché la maggior parte di noi ha una carnagione intermedia, se si vuol andare sul sicuro è meglio lasciare perdere (anche usare queste tinte per capi lontani dal viso come pantaloni o gonne infatti non è facile).

Lo stesso dicasi per le stampe floreali, anch’esse di gran moda: con queste fantasie infatti c’è il rischio di ottenere un effetto piuttosto confuso, poco valorizzante per la maggior parte delle tipologie fisiche. Se non abbiamo sedici anni e non siamo alte un metro e ottanta per quaranta chili, alcuni di questi capi sono davvero difficili da indossare. Inoltre, se optiamo per capi poco costosi, è difficile trovare disegni floreali belli e di qualità – se volete comunque comprarli perchè è il “vostro” genere, date un’occhiata a questo post per fare la scelta più adatta a voi.

Se volete movimentare il vostro look, optate piuttosto per qualche fantasia geometrica, o sostituite alla fantasia un bel tessuto texturizzato: in questo modo potrete ottenere risultati eccellenti anche con capi dal prezzo assolutamente contenuto.

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Nel prossimo post vedremo invece quali sono i modelli più in voga, e quali scegliere per valorizzare al massimo il nostro stile (e la nostra figura!).

Borse e accessori di tendenza: un trucco per usarli al meglio!

Come abbiamo visto in diversi post, gli accessori sono un modo facile ed immediato per ottenere outfit stilosi e chic allo stesso tempo.

Infatti, mentre quando parliamo dei capi “principali” (top, maglia, pantalone) scegliere articoli molto particolari o di colori-tendenza può essere rischioso, per gli accessori succede esattamente l’opposto: accessori particolari, se ben scelti e abbinati con gusto, possono consentirci di divertirci con colori, stili e dettagli inusuali rimanendo sempre sul sicuro.

Una pochette colorata ad esempio è l’opzione perfetta per vivacizzare un insieme monocromatico scuro, e lo stesso si può dire per accessori particolari o comunque fantasiosi.

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Fra tutti gli accessori, le borse in particolare sono uno dei modi più semplici per ottenere risultati di sicuro effetto in un attimo e con una spesa contenuta.

Tra l’altro, quando si tratta di borsette, borse a mano o pochette di dimensioni piuttosto contenute, questi articoli possono anche essere acquistati in tutta tranquillità e con eccellenti risultati anche nelle grandi catene più economiche o in negozietti di articoli da poco costo, il che ne fa la perfetta opzione per un pomeriggio di shopping fra amiche (per le borse di grandi dimensioni il discorso invece è diverso: in quel caso meglio optare sempre per la qualità).

Tuttavia, qualche dubbio può sorgere quando si tratta di riporre i nostri accessori più inusuali.

Infatti, dal momento che si tratta di articoli che non utilizziamo quotidianamente, in genere dopo averli usati un paio di volte finiscono relegati sul retro dell’armadio o in fondo a qualche cassetto, finendo completamente dimenticati – anche se magari sarebbero proprio l’ideale per completare il look scelto per una serata speciale.

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E tra l’altro, se non li riponete con le opportune accortezze, borse e altri accessori possono facilmente sciuparsi o segnarsi irrimediabilmente – il che significa che quando finalmente riuscite a scovare la vostra borsetta in velluto prugna ammonticchiata sotto altre dieci borse, vi ritrovate con un oggetto deformato la cui unica possibile destinazione è il cestino dell’immondizia.

Ed è proprio qui che l’interior design può darci una mano!

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© La Casa di Charme

Inaspettatamente, infatti, uno dei modi più efficaci per riporre le nostre borse più particolari è non riporle del tutto, lasciandole invece in bella vista in punti strategici della nostra casa, come se fossero una sorta di fashion-art.

Non è necessario possedere borse firmate o super costose per fare ciò: anche una qualsiasi borsetta da 15 euro comprata in saldo da Accessorize, se ben scelta e ben collocata, può rivelarsi sorprendendemente adatta!

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Invece di passare un’intera giornata cercando quella borsa da sera che non usate spesso, la prossima volta mettetela sul tavolino, accanto a un paio di bei libri. Diventerà parte dell’arredamento della vostra casa – un oggetto unico che aggiungerà carattere e personalità ai vostri ambienti.

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© La Casa di Charme

In questo modo, non solo la troverete immediatamente la prossima volta che vi occorre, ma ne avrete un altro vantaggio non trascurabile: infatti lasciare in vista gli accessori particolari può far sì che vi ricordiate più facilmente di averli, e di usarli come ispirazione per il vostro outfit giornaliero.

Questo vi consentirà di utilizzare i vostri pezzi più inusuali e fantasiosi più frequentemente, di aggiungere un tocco di energia a un ensemble un po’ scontato, di movimentare un look che vi sembra un po’ troppo “già visto”.

Questo accorgimento è piacevole e facile da mettere in pratica, e soprattutto funziona davvero!

Per anni ho tenuto una delle mie borse più particolari nascosta in un armadio, dietro le altre borse più ordinarie di uso quotidiano. E, ovviamente, non la usavo mai. Quando ho deciso di metterla in bella vista, ho immediatamente iniziato ad usarla in tantissimi modi e combinazioni, con risultati eccellenti!

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© La Casa di Charme

Ovviamente, se il numero di borse che possedete si approssima all’infinito, questo non lo potete fare con tutte le vostre borse.

In questo caso però considerate che il vostro “spazio di immagazzinamento” può essere facilmente espanso con l’utilizzo di scaffali o mensole collocati dietro una porta o in una posizione nascosta (per gli articoli più ordinari) oppure in bella vista (per gli articoli più nuovi, colorati, e in migliori condizioni).

Un solo scaffale collocato su un tratto di parete libera vi può consentire di metterci un bel numero di borse (e magari anche qualcuna delle vostre scarpe più colorate o fantasiose).

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Questo stratagemma lo potete applicare anche ad altri accessori: i cappelli e la bigiotteria, ad esempio, sono sempre piacevoli da vedere in giro. E in più, se appoggiate una collana in metallo sotto una lampada da tavolo, arricchirà l’intera stanza di riflessi preziosi, aggiungendo un tocco di ricercatezza.

In questo modo, non solo troverete in un batter d’occhio i vostri pezzi più fantasiosi, ma avrete uno strumento in più per enfatizzare al massimo il vostro stile – e anche quello della vostra casa!

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© La Casa di Charme

Materiali e stampe trendy: come scegliere i più adatti

Continuando sul tema iniziato lo scorso post, un trend che secondo me è da sfruttare al massimo sono gli accessori in paglia o rafia, che quest’anno sono di moda ma che in realtà sono un classico intramontabile dello stile (e in particolare dello stile italiano).

Si tratta infatti di una tendenza che ripropone un materiale immancabile sulle spiagge di ogni epoca, sempre chic e di classe pur rimanendo fresco e sbarazzino e ora sdoganato anche per la città.

La paglia nel suo colore naturale infatti è un vero neutro che si presta meravigliosamente a tutti i possibili abbinamenti con capi di ogni tinta, genere e stile garantendovi un look spensieratamente à la page. Tra l’altro gli accessori in paglia o rafia hanno anche il vantaggio di avere prezzi contenuti, quindi approfittiamone!

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ASOS DESIGN straw trilby hat with size adjuster

E tra l’altro la paglia o la rafia, anche quando è colorata, rimane sempre molto più portabile di un capo di colore simile ma in plastica, e non parlo solo del classico blu o nero, ma anche di toni accesi che se li mettete su una borsa in PVC assumono tonalità fluo che levano classe a ogni look, mentre se utilizzati per accessori in paglia vengono smorzati acquistando un tono decisamente più piacevole e raffinato, come potete vedere ad esempio nell’immagine qui sotto.

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Missguided raffia mules in terracotta (asos.com)

Con questo materiali potete sbizzarrirvi in mille modi, oltre ai cappelli (sempre chic) ci sono le borse, bellissime e, se scelte di modelli adatti, più che portabili anche in città, e lo stesso vale per i sandali di ogni genere e stile. Anche accessori di piccole dimensioni come cinture o accessori per capelli danno un tono originale rimanendo sempre di classe.

Tornando alla tendenza opposta, ovvero la plastica, secondo me è da evitare sempre e comunque per le borse (piuttosto scegliete una bella borsa morbida in stoffa): ora le borse in plastica, soprattutto di una certa marca universalmente nota, le trovate ovunque e ce le hanno tutte, ma a mio avviso sono un articolo sul quale proprio non vale la pena spendere – se proprio le volete, compratele piuttosto in qualche bancarella a cinque euro, almeno non avrete buttato i vostri soldi.

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Glamorous natural woven shopper bag with bamboo grab handle (asos.com)

Per le scarpe di plastica trasparente, il discorso è diverso perché qui entra in gioco la possibilità di un effetto ottico piacevole grazie al fatto che possono aiutare tantissimo a slanciare la gamba. Attenzione però a non cadere nel trash, la linea di confine fra raffinato e volgare qui è sottilissima. E con questo tipo di scarpe evitate senz’altro il plateau, come detto più volte non sta bene a nessuna – e al contrario di quello che si crede, non vi slancia affatto.

Per chi invece ama la comodità del plateau (e anche i centimetri che regala), per stare sul sicuro date la preferenza a sandali aperti con zeppe in corda, sughero o rafia, come nella foto qui sotto. Come visto anche in un altro post, la zeppa in materiale simile alla pelle ha l’effetto di “riproporzionare” il plateau, slanciando la figura e levando l’effetto eccessivo o poco proporzionato che spesso ha quando utilizzato per la classica decolletè con tacco.

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Steve Madden Sense natural raffia espadrille wedge sandals (asos.com)

Sempre fra le tendenze di quest’anno, ci sono poi dei giubbottini plastificati carini per chi vuole osare. Simpatici anche gli impermeabili in PVC trasparente, anche se l’effetto rischia di rimanere gradevole solo  finché restano sui manichini, perché una volta indossati l’effetto che creano purtroppo è quello di estremo disordine se non stiamo attentissime a quello che indossiamo sotto.

Anche gli ombrelli in plastica possono essere un accessorio divertente per portare una nota di vivacità in un giorno di pioggia.

Fra le tendenze super fashion troviamo poi una gran varietà di decorazioni e applicazioni di vario genere, dalle frange, ai glitter, alle piume, al tulle. Qui davvero si corre sul filo del rasoio, quindi per evitare di precipitare giù nel dirupo l’attenzione deve sempre essere al massimo.

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Dolly & Delicious cami embellished maxi dress with fishtail in mauve (asos.com)

Se volete osare (e può essere divertente) ricordatevi la moderazione – la gente si deve ricordare di voi, non di un vestito strano portato a spasso.

Se ci piacciono le piume, e siamo delle ragazze disinvolte con una vita sociale movimentata, perché no? Ma per chi esce sì e no un paio di volte l’anno solo per festeggiare la laurea del cugino, meglio lasciar stare. Lo stesso vale per le frange: un vestito tipo charleston può stare bene a molte, il vedo/non vedo ha un effetto slanciante molto piacevole, ma la moderazione e il buon gusto devono sempre guidarci nella scelta.

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ASOS DESIGN strappy satin drape midi dress in plum

Le fantasie eccessive si usano per un solo capo per volta (anche se ormai tutti dicono che non è più così), e occhio ai volant che di questi tempi infestano ogni genere di capo: secondo me stanno bene solo alle bambine o al massimo alle teenagers.

Ricordatevi sempre che l’abito, per quanto questo ci possa risultare poco gradito, è la prima impressione che diamo di noi stesse, quella istantanea e purtroppo spesso permanente.

Fidiamoci di noi stesse e del nostro gusto seguendo le tendenze solo se davvero fanno per noi, e le nostre scelte saranno sempre impeccabili!

Posted by Benedetta

Materiali e stampe di tendenza: come individuare i trend da evitare

La moda di oggi si distingue rispetto al passato per una variabilità che non riguarda solo modelli, forme e colori (il che è ovvio), ma anche materiali, il che è una novità importante perché questo ci dà una possibilità in più di divertirci e di declinare il nostro stile in mille sfaccettature.

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ASOS DESIGN gingham mom short

Come sempre, però, le novità hanno anche l’altro lato della medaglia, perché rischiamo di trovarci poi sommerse da un mare di capi-spazzatura mai indossati, e mai amati.

Come dice saggiamente Alison Freer nel suo bellissimo libro “How to get dressed” (che consiglio a tutte), “la moda si basa principalmente sull’insoddisfazione” – insoddisfazione per capi ed articoli comprati semplicemente perché di tendenza, e che una volta passato il trend diventano niente più che oggetti pronti per il cestino della spazzatura (o, nel migliore dei casi, per la beneficenza) facendoci sentire la necessità di nuovi articoli più attuali di cui in breve tempo ci saremo stancate, e così via, in un circolo senza fine che ha anche il suo aspetto divertente, ma se non gestito con consapevolezza può facilmente diventare uno spreco di rispose (soldi, spazio, tempo).

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Warehouse shorts with button front in stone (asos.com)

In questo post e nel successivo vedremo quindi in una carrellata le tendenze da cui dobbiamo guardarci, e quelle che invece ci danno uno strumento in più per delineare il nostro stile e renderlo unico.

Per iniziare, ecco i trend sui quali metterei un bel crocione:

  • Cintura con logo: ebbene sì, va di moda avere la cintura con il logo di qualche marchio famoso in bella vista, il che però non vuol dire che si tratta di una scelta di buon gusto perché casomai è vero proprio il contrario. Perché abbiamo bisogno del marchio altrui così in bella vista? Per fare sapere che possiamo permetterci Gucci? Ricordate che chi è veramente top-class la cintura “logata” non se la mette – a meno che non stiamo parlando di VIP dello spettacolo o della moda che ricevono notevoli introiti per questo genere di pubblicità. Investite i vostri soldi in qualcos’altro! (oppure cercate qualcosa con un logo piccolo e discreto, e ricordate che una cintura ben scelta è uno strumento fondamentale per valorizzare la figura, e che il marchio in questo caso è proprio l’ultima cosa che conta!).

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Pull&bear quilted crossbody bag (asos.com)

  • Stampa (o borsa) branded: vale lo stesso discorso della cintura, affermare un proprio stile indossando capi di questo genere è difficilissimo, si rischia di sembrare delle brutte copie di una super-pagata fashion blogger – ma senza averne ahimè i guadagni. Perché dovremo lasciare che siano gli altri a definirci? Perché devo spendere centinaia di euro per una semplice felpa il cui costo reale sarà meno di 30 euro ma che porta un bel marchio in formato gigante? Spendiamoli per una bella borsa o un bel trench che tra dieci anni saranno ancora di moda. Ricordatevi che il brand in vista è una pura e semplice operazione commerciale, non cascateci!

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Missguided Wrath Straight Leg Jean (asos.com)

  • Guardatevi anche da tutta questa plastica per gli accessori (e ora anche per i vestiti: i famigerati pantaloni da ciclista tornati in voga proprio quest’anno): se proprio volete sembrare un surfista fatelo in spiaggia, anche se vi assicuro che prendere il sole con questo materiale è tutt’altro che piacevole. Anche il vinile io lo abbandonerei, portatemi chi lo porta con classe e stile e sono pronta a ricredermi, lasciamo perdere o sembreremo solo, per dirla eufemisticamente, delle donne di dubbia virtù.

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River Island velvet check blazer (asos.com)

Last but not least, due parole in merito alla tendenza colore “head to toe, cioè vestirsi tutte dello stesso identico colore. Secondo me questa scelta è bellissima e intramontabile sono ed unicamente per il bianco (o altri colori molto molto chiari come panna o avorio), e solo ed unicamente nei mesi caldi. Per gli altri colori, anche scegliendo un semplice tutto-blu o tutto-nero, se non lo alleggeriamo con qualche capo o accessorio in colore diverso, ne otteniamo un outfit tedioso oltre ogni limite.

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ASOS DESIGN swing dress with ladder stitch (asos.com)

Per quanto riguarda poi i colori accesi, provate ad immaginarvi vestite dalla testa ai piedi del vostro colore preferito (che sia l’arancione o il giallo o il verde il rosso fragola): lascio a voi un onesto giudizio finale!

Posted by Benedetta

Come fare un mobile shabby chic – Parte 2

Nello scorso post abbiamo visto alcune indicazioni di carattere teorico per realizzare un mobile shabby-chic, e sceglierne i colori.

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Sgabello in legno patinato (Maisons du Monde)

Passando alla parte della realizzazione, il materiale che vi occorre è:

  • vernice all’acqua opaca per legno, di due colori diversi;
  • pennelli piatti e di buona qualità;
  • carta vetrata;
  • cera d’api naturale;
  • un panno morbido per stendere la cera.

Le fasi principali sono sei:

  1. il primo passaggio (che potete saltare solo se il mobile da verniciare è di legno grezzo) è quello di strofinare la superficie con la carta vetrata in modo tale da renderla ruvida. Questo consentirà alla vernice di attaccarsi, perché se la superficie da verniciare è troppo liscia, la tinta potrebbe staccarsi al primo urto.

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(attenzione: se il mobile è già stato verniciato più volte potrebbe essere necessaria una scartatura a macchina, operazione non proprio facile: se il vostro partner si diletta di fai-da-te chiedete a lui, altrimenti meglio cambiare oggetto)

2. dopo aver pulito bene il mobile dai residui della scartatura, iniziate dando una mano del colore secondario (cioè quello che sta sotto, e che risulterà visibile solo in pochi punti). Il colore deve essere ben steso, ma se non è perfetto non preoccupatevi perché come dicevamo questo colore poi verrà coperto dal colore principale, e quindi la superficie che rimarrà visibile sarà poca; lasciate asciugare, ed eventualmente se la base di legno non risulta ben coperta date una seconda mano (per i tempi di asciugatura considerate quelli indicati sul barattolo della vernice);

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3. quando la vernice è completamente asciutta, prendete la cera e con l’aiuto di un panno morbido (una vecchia T-shirt è perfetta) applicatene un po’ sui bordi del mobile, sugli spigoli, e sulle parti in cui volete che il colore secondario “torni fuori”. Questo passaggio servirà a far emergere con più facilità il colore secondario, evitando che venga via insieme a quello principale;

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4. lasciate asciugare bene la cera, e poi dipingete con il “colore principale”. In questo caso per un risultato impeccabile può essere consigliabile dare due mani rispettando i tempi di asciugatura fra una mano e l’altra;

5. quando la vernice è perfettamente asciutta, con la carta vetrata iniziate a strofinare nei punti in cui avevate applicato la cera (spigoli e bordi), ed ecco che il colore sottostante apparirà come per magia, creando un bellissimo effetto anticato!

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Tavolo basso anticato con cassetti (Maisons du Monde)

6. pulite bene il mobile dai residui della scartatura, e passate su tutta la sua superficie una mano di cera, che vi aiuterà a proteggere la vernice e il legno, e gli darà un aspetto satinato molto gradevole.

E voilà il vostro mobile shabby-chic pronto per l’uso!

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Vecchio baule riverniciato con la tecnica shabby-chic

Con il tempo e la pratica potrete poi sbizzarrirvi anche con colori e finiture particolari, o con decorazioni come quella bellissima nella foto qui sotto realizzata dal bravissimo artigiano fiorentino Leonardo Nencioni.

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Credenza artigianale realizzata da Leonardo Nencioni

Ricordate che elementi di questo genere non si inseriscono solo in contesti di stile dichiaratamente shabby-chic, ma con le dovute scelte di colori possono inserirsi anche in contesti differenti, sia formali che informali, portando una nota di personalizzazione e “artigianalità” nella nostra casa.

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Tavolo basso in vetro e legno anticato (Maisons du Monde)

Un’ultima raccomandazione pratica: terminato il lavoro, non dimenticate di mettere subito i pennelli a bagno in acqua tiepida, lasciandoli poi asciugare perfettamente all’aria prima di riporli.

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In questo modo potrete riutilizzarli più volte, e arricchire la vostra casa con oggetti che oltre ad essere chic e particolari, avranno un valore aggiunto ineguagliabile!

Come fare un mobile shabby chic – Parte 1

In questo post e nel successivo vedremo insieme le indicazioni per fare in modo semplice e casalingo un mobile decapato (detto anche “shabby-chic”), e riuscire in modo facile e veloce a realizzare un bell’oggetto artigianale da inserire in casa nostra, magari riutilizzando un mobile vecchio che stava per essere buttato (come ho fatto io con il baule che vedete nella foto qui sotto).

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Vecchio baule riverniciato con la tecnica shabby-chic

La tecnica che vi propongo – che personalmente ho utilizzato molte volte – è quella secondo me più semplice fra tutte quelle che si trovano in rete, e vi consentirà di ottenere facilmente risultati splendidi. Fra l’altro proprio grazie alla sua semplicità può anche essere un modo divertente per intrattenere i bambini (alcune fasi non richiedono nessunissima competenza tecnica, ma solo un po’ di pazienza e di buona volontà).

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Per iniziare, ovviamente evitate mobili troppo grandi o molto elaborati.

Personalmente, vi suggerisco di fare un po’ di pratica partendo magari da uno sgabello piuttosto piccolo, semplice e senza decorazioni (quello qui sotto ad esempio è perfetto).

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Poi, una volta capito il meccanismo, potrete sbizzarrirvi con mobili di dimensioni maggiori (tavoli, sedie, cassettiere, bauli).

Ricordate che la presenza di elementi in metallo e decorazioni crea sempre un po’ di complicazioni, se vi piacciono elementi molto elaborati come la consolle che vedete nella foto qui sotto occorre fare prima un po’ di pratica.

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Consolle effetto anticato (Maisons du Monde)

All’occorrenza potete usare questa tecnica anche per dipingere elementi come cornici o altre rifiniture. Quella che vedete qui sotto l’ho realizzata partendo da una cornice in legno grezzo acquistata al Brico: volevo una cornice di colore simile al tono del pavimento, e – non trovandola nei negozi – ho deciso di farla da sola.

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Specchio con cornice realizzata con la tecnica shabby-chic

Quanto all’occorrente, per fare questo tipo di lavoro non occorrono attrezzi particolari né costosi, e non ci vuole nemmeno tantissimo spazio. Si tratta di un lavoretto che se volete potete anche fare in casa, però in questo caso vi consiglio di tenere le finestre aperte sia per accorciare i tempi di asciugatura, che per evitare di respirare i solventi che molte vernici contengono.

Passando alla fase pratica, la prima cosa da fare è quella di scegliere il colore, o meglio i colori.

Il cosiddetto “decapato” infatti si caratterizza per la presenza di due tinte, una (che chiameremo “colore principale”) che copre la maggior parte della superficie del mobile, e l’altra (che chiameremo “colore secondario”) che invece sarà visibile solo in alcuni punti.

La scelta della tonalità non è da poco, perché dal colore dipenderà il carattere del mobile e la possibilità di collocarlo in un ambiente o in un altro. In genere, per iniziare, la cosa più semplice è utilizzare un color bianco sporco (“off-white”) per il colore principale, e una tinta neutra (tortora ad esempio) per il colore secondario (o viceversa, come nella foto qui sotto).

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Consolle con cassetti (Maisons du Monde)

Per un effetto più particolare potete usare tonalità intense: il risultato sarà magari meno passe-partout, ma sicuramente sarà interessante e potrà aiutarvi a dare carattere e personalità a una stanza.

Se invece già sapete dove dovete collocare il mobiletto, i colori li potete scegliere in base alle tinte della stanza in cui lo volete inserire, optando però per tonalità cromaticamente simili, ma mai identiche a quelle che ci sono. Sfumature molto belle possono essere – per fare qualche esempio – verde salvia, azzurro polvere, rosa cipria, grigio, ocra, ma anche colori più scuri e intensi come bordeaux o verde bottiglia.

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Tavolo basso in mango e metallo (Maisons du Monde)

L’ideale è scegliere tonalità neutre o pastello, evitando i colori accesi: questa tecnica infatti serve a dare l’idea di un mobile consumato dall’uso, e questo si concilia difficilmente con tonalità brillanti e vivaci.

Se il legno sottostante è di qualità potrete anche evitare il doppio colore e lasciare come base il legno: il risultato sarà molto piacevole come vedete qui sotto, però attenzione, il legno deve essere al naturale, non verniciato.

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Tavolo basso in vetro e legno anticato (Maisons du monde)

Passando alla parte della realizzazione (che vedremo nel prossimo post), iniziamo intanto a fare un elenco del materiale, così nell’attesa ve lo potete procurare:

  • vernice all’acqua opaca per legno, di due colori diversi (o uno solo se la base la preferite di legno naturale come visto poco fa);
  • pennelli piatti e di buona qualità (evitate quelli del genere “30 pennelli a 1 euro” perché passereste tutto il tempo a togliere dalla vernice i pelucchi dei pennelli);
  • carta vetrata;
  • cera d’api naturale di buona qualità;
  • un panno morbido in stoffa per stendere la cera.

Come vedete sono tutte cose di facile reperibilità e poco costose che potete trovare sia su internet che nei centri per il fai da te, ma anche in qualsiasi negozio di ferramenta ben fornito.

Correte a procurarveli: il vostro mobile shabby-chic vi sta aspettando!

Abbinare colori CALDI e FREDDI: il segreto di un ambiente DI CHARME!

In questo post approfondiremo il tema degli abbinamenti cromatici riferiti non solo con riferimento alle tinte che scegliamo per le pareti (viste qualche post fa) e per elementi come pavimenti e rivestimenti, ma in abbinamento ai mobili, ai complementi d’arredo e all’oggettistica.

Come abbiamo accennato anche in altri post, infatti, un modo semplice e alla portata di tutti per creare un ambiente personalizzato è quello di inserire tinte che oltre ad essere in armonia fra loro siano anche in grado di dare profondità agli ambienti, e questo si può facilmente ottenere scegliendo tonalità di colori complementari in grado di valorizzarsi fra loro.

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C’è da dire che, per chi è alle prime armi con la sistemazione della propria casa, la tendenza è in genere esattamente opposta.

Spesso infatti chi vuole realizzare un ambiente accogliente e rilassante la prima cosa che fa è quella di inserire SOLO colori molto (troppo) simili, sfumature della stessa tinta o comunque non troppo diversi tra loro.

Questa scelta, che di per sé non è errata, può però avere come risultato quello di un ambiente un po’ piatto e, diciamolo pure, a volte anche monotono (per non dire noioso).

Una casa in cui le tinte sono tutte perfettamente coordinate tra loro infatti sa di poco personale, e tra l’altro questo accorgimento – che di per sé può far sembrare più grandi le stanze – se portato all’eccesso può invece farle sembrare meno spaziose, proprio perché le tinte sono tutte appiattite e non c’è sensazione di profondità.

Il modo ideale per aggiungere varietà e personalizzazione in modo facile è quindi quello di combinare elementi di tinte che si bilancino tra loro, creando un ambiente particolare e rilassante al tempo stesso, e il modo più semplice di farlo è quello di utilizzare tinte neutre, abbinando toni caldi e toni freddi.

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Foto e lampada: Maisons du Monde

Un esempio perfetto sono le tinte che vedete qui sotto: inserendo in un ambiente i toni della riga superiore (toni neutri FREDDI) insieme a quelli della riga inferiore (toni neutri CALDI) si ottengono ambienti perfettamente bilanciati, in cui la sensazione di spazio che ci regala il fatto di usare toni della stessa intensità è accompagnata dalla profondità che deriva dall’utilizzare tinte in qualche modo complementari, come potete vedere anche nelle immagini che seguono.

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ColSam serie EPIC – Stucco Luciano (COLSAM)

Realizzare ambienti come quelli che vedete nelle immagini è molto facile, e non occorre ristrutturare tutta la casa per ottenerlo.

Infatti come dicevamo prima (e come vedete in queste foto) l’effetto cromatico di un ambiente si ottiene non solo dalle tinte di muri e mobili, ma anche e soprattutto con complementi e oggettistica (tessili, lampade, cuscini, tappeti, ma anche un vassoio in metallo ad esempio).

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Foto e mobili: Maisons du Monde

Perciò anche se quando avete già ristrutturato la casa non ci avete pensato, potete comunque farlo anche adesso (a volte non occorre nemmeno acquistare qualcosa di nuovo, può bastare spostare un oggetto da una stanza all’altra).

Ecco i criteri da seguire:

  • se avete parimenti e muri di colori in tono fra loro, se volete ottenere un effetto armonioso e particolare insieme, l’ideale è utilizzare complementi e oggettistica di tono opposto a pavimento e pareti; ad esempio se avete pavimento in parquet marrone chiaro e muri beige (toni caldi) potete ottenere risultati molto gradevoli inserendo oggettistica (tavolini, cuscini, lenzuola) di tonalità fredde (grigio, tortora, ma anche azzurri grigiastri), mentre se pareti e pavimenti sono di colori freddi potete rendere più caldo l’ambiente inserendo oggettistica e complementi nei toni del tortora o dell’ocra. L’importante è mantenere sempre sulla stessa “intensità” di colore (con eventualmente un’eccezione per uno o due colori accento per oggetti di dimensioni sempre contenute);

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Foto e arredi: Maisons du Monde

  • questo vuol dire che se prevalgono toni neutri freddi, i toni neutri caldi che inserite dovranno essere anch’essi neutri, come nell’immagine qui sotto;

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Foto e mobili: Maisons du Monde

  • se invece prevalgono tinte calde pastello (che sono tutti quei colori in cui il colore di base – benchè schiarito dal bianco – è sempre ben riconoscibile), le tinte fredde che inserirete dovranno anch’esse essere pastello, come in questa foto in cui i toni pastello dell’azzurro sono bilanciati dai toni pastello del giallo;

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Foto e mobili: Maisons du Monde

  • nell’immagine qui sotto invece le tinte, pur essendo più intense, sono comunque neutre, e anche in questo caso vedete come i tocchi color oro diano profondità ad un ambiente freddo dominato dai tono intensi del color petrolio.

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Foto e mobili: Maisons du Monde

Un altro modo è anche quello di inserire singoli oggetti di colore più intenso o molto acceso (rosso, arancio).

Queste tinte in genere richiedono più accortezza e maggiore esperienza, ma se volete cimentarvici, ricordate sempre che per colori accesi caldi una base perfetta su cui sbizzarrirsi è costituita da muri grigi (come nella foto qui sotto), che creano una perfetta base fredda su cui potrete divertirvi con tonalità accese e vivaci, grazie al fatto che il grigio consente non solo di “ammortizzarle”, ma anche di valorizzare l’intero ambiente, con risultati sempre chic, e sicuramente di charme.

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Foto e arredo: Maisons du Monde

Materiali – PARQUET CERAMICO, sì o no?

Dopo aver visto, nei post precedenti, alcuni suggerimenti per risistemare la casa con poco, affrontiamo oggi un tema che pur avendo a che fare con la ristrutturazione vera e propria, volendo può riguardare anche solo una o due stanze della casa, o solo il bagno: parliamo della scelta del pavimento (e anche del rivestimento, nel caso del bagno), e per l’esattezza di un tipo particolare di materiale, chiamato parquet ceramico, che è uno dei prodotti che stanno riscuotendo maggiore successo in questi anni e che, per chi non lo sapesse, è un pavimento che  – al contrario del tradizionale parquet – non è in legno, ma è realizzato con mattonelle in gres porcellanato che hanno l’estetica del legno, e quindi l’effetto visivo è molto simile a quello del classico parquet.

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Marazzi – Parquet ceramico Treverkway

Questo prodotto solleva spesso molte obiezioni – in particolare da parte degli architetti – proprio in virtù del fatto che imita il legno, senza offrirne i vantaggi che il legno dà.

Personalmente invece devo dire che lo trovo un prodotto utilissimo e molto versatile perché, se scelto di qualità, può essere un’eccellente soluzione in tutti i casi in cui un pavimento in legno è improponibile per motivi tecnici, oppure non viene scelto per motivazioni pratiche legate alla sua gestione, dato che la stessa “naturalità” del prodotto richiede diverse accortezze che ne limitano in qualche misura l’utilizzo.

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Marazzi – Parquet ceramico Treverkmust

Il parquet in legno infatti, per quanto bello e capace di donare agli ambienti un grande ed innegabile fascino, ha anche alcuni svantaggi, ed è assolutamente sconsigliato in diversi casi: infatti non si può mettere se c’è umidità (non solo nel sottofondo del pavimento, ma anche semplicemente nell’ambiente), ed è inoltre poco adatto al piano terreno di abitazioni con giardino, perché la presenza di terra e polvere proveniente dall’esterno fanno sì che il pavimento si graffi molto più velocemente di quanto avverrebbe in un appartamento.

Inoltre, per chi non lo sapesse, molti tipi di legno cambiano di colore dopo pochi anni a causa dell’ossidazione (in genere diventano più scuri) quindi il delicato tono color miele che ci piaceva tanto può trasformarsi in pochi anni un banalissimo marrone scuro, e non risultarci poi più di tanto gradito (questo è un aspetto che molti tendono a sottovalutare e che riserva quindi non poche sorprese a distanza di tempo).

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Marazzi – Parquet ceramico Treverkmade

Inoltre quello che era uno degli aspetti positivi del parquet, ovvero il fatto che se si sciupava si poteva nuovamente rasare e verniciare facendolo tornare come nuovo, nei parquet di ultima generazione non è più attuabile: molti nuovi parquet infatti tendono ad essere “prefiniti”, ovvero realizzati da un supporto sul quale è incollata una striscia molto sottile del legno scelto (questo consente di velocizzare i tempi di posa che erano molto lunghi con il classico parquet da rasare, ed inoltre elimina la necessità di verniciatura), e quindi rasarlo e riverniciarlo dopo qualche anno per eliminare i graffi è assolutamente improponibile.

Un ultimo aspetto riguarda poi le finiture “naturali” dei parquet che, per quanto splendide appena posate, hanno il difetto di raccogliere polvere e sporcizia nelle venature, e per mantenersi come nuove e non diventare in breve piene di striature nere richiedono quindi una pulizia pressochè continua che non tutte hanno voglia (e tempo) di sobbarcarsi.

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Lea Ceramiche – Parquet ceramico Bio Timber Oak

Per questo motivo personalmente sono del tutto favorevole al parquet ceramico, che trovo adatto a molti ambienti, sia informali che più eleganti e contemporanei (con l’eccezione solo di contesti storici,  o al contrario più dichiaratamente anticonformisti).

Ecco quindi alcune indicazioni per fare la scelta migliore ed ottenere un risultato impeccabile combinando l’estetica con la gestione pratica:

  • date la preferenza a prodotti di alta qualità in cui le mattonelle non siano tutte uguali fra loro: prodotti molto economici hanno poca varietà e l’effetto sarebbe quello di un pavimento in plastica;

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Marazzi – Parquet ceramico Treverkfusion

  • le fughe devono essere sottilissime, e tassativamente dello stesso colore della mattonella; fughe larghe rovinerebbero completamente l’effetto di insieme;

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Lea Ceramiche – Parquet ceramico Bio Plank Oak

  • evitate mattonelle con effetto lucido e preferite invece finiture opache, il risultato sarà molto più elegante e raffinato, con il lucido si rischia un effetto “plasticoso”;

 

  • come colori, date la preferenza a tinte non troppo chiare: infatti la fuga con il tempo tende comunque sempre a scurirsi perché assorbe sporco e polvere e una fuga scura con una mattonella chiara oltre ad essere brutta cancella completamente l’effetto continuo ed arioso che si può ottenere con il parquet ceramico, e l’effetto legno va a farsi benedire.

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Marazzi – Parquet ceramico Treverchic

Certo, questo va detto, la sensazione di pavimento caldo al tatto che dà il legno non la potete ottenere con un parquet ceramico, ma d’altra parte non si può avere tutto!

Un ultimo suggerimento valido per chi ha case unifamiliari e quindi con spazi più ampi di un classico appartamento di città: ricordatevi che per gli ambienti non “di rappresentanza”, per locali interrati, la lavanderia e simili potete anche usare un parquet in PVC (purchè di alta qualità): l’effetto è bellissimo, si posa su un materassino in poche ore, e in un attimo anche gli ambienti più semplici diventeranno belli ed inaspettatamente accoglienti!

Come scegliere un mobile per l’INGRESSO

Qualche giorno fa un’amica mi ha chiesto suggerimenti per un mobile da mettere nell’ingresso – in sostituzione di uno che ha già e che non la soddisfa – con l’obiettivo di trovare una soluzione che fosse pratica e nello stesso tempo anche piacevole a vedersi.

La prima cosa da dire è che la faccenda dell’ingresso è in effetti una bella sfida in una casa normale.

L’ingresso infatti è un ambiente che anche nelle pubblicazioni del settore è quasi dimenticato, le rare volte che viene mostrato è perché fa parte di qualche mega villa o super appartamento, ha – da solo – le dimensioni di un bilocale medio, le pareti sono nude e senza mobili (tranne un appendiabiti con due cappotti in cachemire coordinati tra loro) e dominato da un paio di gigantesche tele monocromatiche: soluzione che può anche essere suggestiva, ma certo non è proprio comoda per chi non ha case da rivista, né un domestico in agguato pronto a prendere borsa e scarpe appena entriamo in casa.

Anche per questa mancanza di paragoni “reali”, l’ingresso è spesso uno degli ambienti della casa che meno ci soddisfano dal punto di vista estetico, e questo è abbastanza naturale perché essendo il punto in cui si appoggiano le cose appena entriamo in casa, mantenerlo sempre bello e “a posto” non è sempre semplicissimo.

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Vediamo perciò alcuni suggerimenti pratici e alcuni esempi di soluzioni per trasformare l’ingresso (sia che si tratti di una stanza vera e propria, o che semplicemente di una parte del soggiorno) da zona prettamente funzionale al “biglietto da visita” della nostra casa.

La prima cosa che viene da pensare a molti di primo acchito ma che invece non è sempre l’ideale  è che per evitare di “sovraccaricare” la zona dell’ingresso la cosa più semplice è quella di scegliere mobili “leggeri” e anche, ahimè, aperti. Qualcuno poi, con l’intento di conferire una nota di fasto e “nobilitare” la zona, cerca anche di persuadere i familiari a metterci una consolle antica.

Questa, che di per sé potrebbe anche essere una soluzione piacevole, in realtà è però adatta solo se tutti in famiglia (anche il cane) sono ordinatissimi, e se la casa è piuttosto grande (il che rende la questione del “dove metto le cose” del tutto trascurabile).

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Maisons du Monde – Consolle Antracite

Quando scegliete un mobile non dovete pensare a quello che vedete in negozio, o nei cataloghi, ma all’uso che ne fareste voi: anche una preziosa consolle settecentesca se la immaginate sommersa di monete, telefoni, caricabatterie, libri, fogli e quant’altro perde ogni fascino, meglio quindi puntare su qualcosa di più pratico.

Tuttavia è anche vero che pure mobili moderni ma comunque aperti – pur belli e pratici come quelli che vedete qui ad esempio, tutti di Maisons di Monde – perdono tutto il loro fascino una volta riempiti di oggetti, e quindi risultano adatti solo nei casi detti sopra.

Negli altri casi, molto meglio scegliere invece qualcosa che sia:

  • chiuso;
  • basso;
  • profondo;
  • meglio ancora se sormontato da uno specchio.

Chiuso e profondo: perché ci potete mettere dentro un sacco di cose, anche i doposci se vi occorre.

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Maisons du monde: credenza in mango sbiancato

Basso (cioè alto al massimo un metro o poco più) per combinare praticità ed estetica: così l’impatto visivo è molto minore (quasi non si nota e non ingombra) e inoltre il ripiano superiore può essere sfruttato al massimo (vedremo fra poco come).

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Maisons du Monde: Comò in pino e zinco

Sormontato da uno specchio: perché così la stanza sembra più luminosa, e grande il doppio (sensazione che fa sempre piacere quando si rientra a casa), oltre ovviamente al fatto che potete sistemarvi il cappello nel modo più adatto prima di uscire.

E poi ovviamente potete anche metterci sopra una luce da tavolo, seguendo i criteri visti in post precedenti sull’illuminazione.

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Maisons du Monde: credenza in massello di quercia

Ricordate poi che se ci dovere mettere modem e simili, o collegare il caricabatterie del telefono (e quindi pensate di avere necessità di qualcosa di aperto per arrivarci con i cavi) nella quasi totalità dei casi a un mobile come quelli visti qui potete con facilità rimuovere lo “schienale”, o segare via una parte del retro se vi occorre, e in questo modo potete portarci tutti i cavi che volete, rimarranno nascosti dietro il mobile senza creare visivamente confusione né accumuli di polvere (e questo è un bel vantaggio) e in più potete metterci anche un sacco di altra roba che non si sciupa e non si impolvera, anche i bicchieri del servizio buono se lo desiderate.

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Maisons du Monde – Cassettone in mango

Un’altra soluzione che vi consente di moltiplicare lo spazio a vostra disposizione è quella di usare scatole da arredo in latta o altri materiali come quelle che vedete qui sotto per metterci sciarpe, guanti, cappelli e ombrelli pieghevoli, insomma tutto quel che serve al momento di uscire di casa e che spesso si stipa nei cassetti: sono belle a vedersi e quindi diventano elementi d’arredo, e sono molto capaci, più di un cassetto  perciò potete tenerci un sacco di roba senza averla in giro qua e là.

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Maisons du Monde – Bauli stampati

Provateci, e vedrete: il risultato sarà molto pratico, facile da gestire, e assolutamente di charme!

In uno dei prossimi post vedremo poi alcuni suggerimenti per gli abbinamenti di colori e di stile di questo tipo di mobili.